Prima di questa storia, non ero mai riuscito a terminare un fumetto, e per me, iniziare e concludere 22 pagine in un mese è stata davvero dura.
Ho passato giornate intere a disegnare pur di terminare, e quando avevo il tempo giusto giusto per terminare, sono stato ricoverato 3 giorni all' opsedale con 3 giorni a casa in totale riposo.
Ormai non ci speravo più, pensavo che avrei fatto l' ennesimo fallimento.
Però io questo concorso(già, il ''manga'' è per il M.I.M.C. 3dr) lo sentivo e avevo lavorato solo ed esclusivamente per esso...non potevo buttare mesi di lavoro, e cosi, in una settimana ho fatto un lavoro disumano completando 9 pagine, con sceneggiatura ricoretta e testi-dialoghi e stampa.
E' stata dura, ma all' ultimo giorno di scadenza, sono
riuscito ad inviare tutto.
Non credo di piazzarmi bene, perchè la storia è troppo filosofica e i dialoghi sono tutti in Italiano(e in giappone fanno fatica a tradurre)...però per me, riuscire a concludere un lavoro e spedirlo ad un editore, è stata una spinta, nel migliorarmi...
La storia è una fiaba ''Italiana''... inizia come tutte le fiabe:''c' era una volta'' e narra le epiche imprese dell' Apollo 11 e del suo equipaggio...ma questa non è altro che una scusa per far partire la vera storia... Narro dell' incontro tra un bambino sognatore ed uno strano vecchietto, con sfondo una festosa città' Italiana , nella lontana notte del 70', quando ai mondiali l' Italia aveva battuto la germania.
Mi sono divertito molto a ricostruire storicamente l' Italia, facendo citazioni e mettendo in risalto i valori e le tradizioni del nostro paese...ho pensato:''Basta storie shojo, in giappone mancano le storie vere, quelle in cui si narra della vera Europa, della vera Italia''.
Devo dire che alla fine il risultato mi ha soddisfatto, e nonostan-
te abbia avuto delle difficoltà, il lavoro è abbastanza buono.
Per ora mi limito a scrivere questo e a segnalare questa storia come la mia prima vera storia...
Più avanti, quando il concorso si sarà concluso, la posterò...diciamo che sono abbastanza supperstizioso.
Chissà, non si sà mai...
Questi concorsi girano molto sulla fortuna, e questo permette
a noi aspiranti fumettisti/mangaka di giocarcela al pari con i mostri del
fumetto...
Perchè in fin dei conti, non conta solo il disegno e la storia, ma anche l' emozione che riesci a trasmettere al lettore, e su questo sono sicuro che tutti hanno qualcosa da dare.
Alex.
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